Dal 17 febbraio 2021 le “Fantasie“di Mario Mafai sono esposte a Brera nella sala XVIII.
Il ciclo fu realizzato da Mafai tra il 1939 e il 1949 e mostra scene di massacri, fucilazioni, stragi, con un linguaggio allucinato di matrice espressionista, unito ad una intensa tavolozza impostata sui bruni, ocra e rossi, dal risentito chiaroscuro: immagini forti, che rappresentano, di fatto, un dolente atto di accusa della guerra e del nazifascismo.
Mafai iniziò a dipingerle nel periodo del suo soggiorno a Genova, dove si era trasferito da Roma con la famiglia, nel 1939, per timore delle discriminazioni nei confronti della moglie Antonietta Raphaël, ebrea. Nel 1957 i dipinti furono acquistati da Giovanni Pirelli, figlio primogenito dell’industriale, che Sveva scelto di rinunciare a un destino nell’impresa di famiglia per diventare prima comandante partigiano e poi scrittore.
Le 22 tavolette sono state donate al Museo nel 2018 dall'ing. Aldo Bassetti, presidente onorario dell'Associazione Amici di Brera. La donazione va ad arricchire la raccolta di arte moderna del museo, destinata un domani ad essere conservata a Palazzo Citterio.
Aldo Bassetti che ha donato le opere al Museo di Brera nel febbraio del 2018, così si esprime a proposito del suo gesto: “ Il mio acquisto e il mio regalo hanno un significato strettamente politico. Questi lavori rappresentano un uomo, Mario Mafai, che come artista aveva avuto la priorità di descrivere le tristezze e le infamie dei campi di concentramento. Qui c’è il mio pensiero…un pensiero antifascista. Io desidero che si conosca quanto accaduto nella Storia, affinchè sia ricordato per sempre”.
PDF: Corriere della Sera del 28 aprile 2019